In alternativa ai tirocini, impossibili da attuare in una condizione di emergenza sanitaria, è stato progettato un percorso per dare ai partecipanti la possibilità di vivere una formula di laboratori e stage unificati: i Project Work. Il percorso, che si sviluppa tra giugno e luglio 2020, coinvolge tre attività ristorative di Verona, che diventano beneficiarie della voglia e della determinazione dei giovani nel proporre spunti di sviluppo e di innovazione.
Ognuna di queste aziende madrine ha posto una sfida ai ragazzi, con l’obiettivo di progettare insieme nuovi modi per migliorare i propri servizi e prodotti. Ogni team lavora a stretto contatto con la propria azienda di riferimento e, attraverso laboratori di progettazione con tutor e docenti, imparano a riconoscere le fasi di sviluppo di un progetto, dalla A alla Z, arrivando a prototiparne la soluzione.
Specializzata in prodotti Bio e di alta qualità nel villafranchese, insieme ai ragazzi si è posta la sfida di un progetto di delivery e take away, due modalità emerse prepotentemente nel periodo della pandemia.
“Vogliamo essere un’azienda inserita nel territorio e nella comunità, investire in questi progetti fa parte del nostro core anche in un momento impegnativo come questo”
Fabio Parisi, presidente di N.O.I. Srl (società proprietaria de La Buona Terra)
Caffè e pasticceria di Dossobuono dall’atmosfera intima e amichevole che, con i ragazzi, si è posta come obiettivo la strutturazione di un piano all-inclusive di prodotti dell’azienda, per poter offrire dei box che sappiano esaltare i momenti della colazione, della pausa pranzo, della merenda o dell’aperitivo.
“I momenti difficili arrivano per aiutare ognuno di noi a crescere. Educhiamo questi ragazzi a lavorare con passione e impegno, perché è importante saper vivere le proprie emozioni e divertirsi anche sul lavoro”
Adalberto Lonardi, proprietario
Una gelateria sociale buona dentro e fuori, che offre opportunità di lavoro per giovani in difficoltà nella produzione e vendita di gelato artigianale. Insieme ai ragazzi, hanno pensato di strutturare ed allargare il raggio della distribuzione take-away mantenendo alta la qualità dei prodotti.
“Bisogna dare ai giovani un esempio positivo: i periodi di crisi vanno visti come opportunità per rimboccarsi le maniche e dare il massimo”
Boris Puggia, responsabile per la comunicazione di E’ Buono